Restauro delle facciate

Chiesa di S. Siro e S. Sepolcro . Cremona

 

La chiesa dedicata a San Siro e Santo Sepolcro, si trova nel centro storico di Cremona, nella zona del Vecchio Ospedale, in corrispondenza dello slargo, lungo l’attuale Via Aselli, angolo Via S. Siro.

L’intervento ha riguardato il restauro e il risanamento delle facciate della chiesa in oggetto che presentavano segni di degrado, di erosione ed esfoliazione soprattutto nella zoccolatura inferiore.

Come mostrato dalle seguenti immagini, le facciate interessate necessitavano di un intervento di sistemazione e restauro degli intonaci e della tinteggiatura. La facciata principale, già oggetto di intervento nei decenni precedenti, presentava un intonaco recente, ma degradato soprattutto nella parte inferiore, con infiltrazioni di umidità. Le altre porzioni superiori invece, apparivano esfoliate ed in alcuni punti prive di intonaco. Prima di procedere con l’intervento vero e proprio è stata di grande importanza la ricerca storica preliminare congiunta all’indagine stratigrafica che ha evidenziato la presenza di porzioni di intonaci cementizi e intonaci a calce.

L’operazione di restauro è stata condotta in primo luogo, rimuovendo le parti intonaco cementizio con evidenti processi di degrado avanzati e completata mediante ripristino con filtro pozzolanico risanante per murature umide e intonaco storico deumidificante di risanamento. È stata prestata un’attenzione particolare alla zoccolatura della facciata principale fortemente compromessa da distacchi importanti. Pertanto, si è provveduto alla sua ricostruzione mediante utilizzo di dime riproducenti il profilo originario. La finitura è stata eseguita con bio rasatura per intonaci deumidificanti.

La scelta delle coloriture della facciata è stata fatta privilegiando chiaramente un recupero filologico delle cromie storiche (che di fatto sono sempre state di tonalità gialla/ocra) ma soprattutto un’attenzione particolare al contesto storico e cromatico nel quale la chiesa sorge. La cromia del giallo, perciò, è stata bilanciata e resa più chiara rispetto alla precedente, con particolare rispetto del contesto cromatico più prossimo al manufatto. Come prescritto dalla Soprintendenza la tinteggiatura è stata applicata a velature.

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